Chiamata alle Arti! Primavera del Coaching AICP

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Chiamata alle Arti! Primavera del Coaching AICP2019-05-25T15:40:27+02:00

Processi creativi a servizio di imprese e organizzazioni.

Se sei interessato a valutare un pecorso di Coaching e Arte per la tua impresa, SCRIVIMI!

Vuoi sapere cosa è stato fatto finora? Allora leggi QUI!

Qui il video riassuntivo del nostro evento di presentazione delle proposte di Arte&Coaching per il 2017/18:

Questo progetto nasce da una convinzione.

Che l’arte, portata all’interno di una realtà imprenditoriale, di un contesto lavorativo, diventi uno strumento potente, per la crescita e il benessere di quella realtà.

Non intendiamo qui proporre di appendere un quadro in più nel corridoio della scuola o di prevedere la sala relax all’interno dell’azienda. Tutto ciò, e molto altro è stato fatto e che certamente concorre, in mimina parte, al benessere.

La nostra è una proposta ambiziosa: costruire processi creativi – e quelli artistici lo sono per antonomasia – innanzitutto finalizzati a specifici obiettivi di crescita e di benessere che quella realtà si pone.

Chiederemo quindi: di cosa ha bisogno questa organizzazione?

In quali obiettivi di sviluppo possiamo tradurre il bisogno di questa organizzazione?

Si vogliono sviluppare le potenzialità dei dipendenti? Si vuole sviluppare la motivazione in termini di relazioni interne? Si vuole sviluppare l’autonomia, lo spirito di iniziativa, la leadership?

L’idea è quella di costruire dei processi creativi, nei quali i soggetti che ne prendono parte non sono più fruitori di quella forma d’arte, ma ne diventano attori.

Il dipendente, il manager, il team, agisce una forma d’arte e ne vuole raccogliere dei risultati.

L’arte è strumento innanzitutto di conoscenza. Una conoscenza intesa come azione attraverso i sensi. Un primo risultato è allora proprio questo: la consapeolezza. Conoscersi, conoscere se stessi all’interno di un contesto lavorativo, conosce valori e motivazioni del gruppo a cui si appartiene, è alla base della crescita e dello sviluppo di abilità per affrontare qualunque secondo risultato che ci si possa porre. Conoscersi è la base per il cambiamento.

Il cambiamento (la cui forma cambia rapidamente essa stessa) pone le realtà economiche  di fronte alla necessità di capire su quali forze fare leva per affrontarlo, innanzitutto. Ma ce n’è una particolarmenete richiesta: la creatività.

 

Dove stiamo agendo?

A pensarci bene quindi, non si tratta di far comunicare solo due mondi esterni, quello dell’ARTE e quello dell’IMPRESA. Si tratta di mettere in comunicazione anche due mondi interiori: quello della creatività con quello della logica, quello della concretezza con quello dell’immaginazione, quello del corpo con quello della mente.

Molti avranno già visto una immagine sulla lateralizzazione cerebrale. Questa la trovo molto immediata, e bella. Mostra tutto ciò di cui è capace di produrre l’emisfero destro del nostro cervello: creatività, passione, arte, movimento, immaginazione, poesia, e tutto ciò di cui è capace di generare quello destro: la linearità, il pensiero scientifico, la logica e la matematica, la concretezza, la capacità di analisi.

L’emisfero sinistro dice di sé: io so esattamente chi sono; il destro dice: io sono tutto ciò che voglio essere!

Pur comprendendo l’estrema semplificazione che una immagine porta con se, a questa immagine manca ancora qualcosa. L’emisfero destro produce tanta bellezza e tanta creatività, così come il sinistro è capace di tanto rigore e logica,  SOLTANTO SE i due emisferi sono collegati, e se si parlano.

Come a dire: sul piano fisico, il merito è del corpo calloso, di quelle fibre nervose al centro della massa cerebrale che collega i due emisferi.

Cos’è sul piano dell’esperienza che facilita questo dialogo? Ciò che consente il collegamento tra le diverse parti del cervello è vivere esperienze positive all’interno di relazioni positive.

Ecco di cosa si tratta, detto in altri termini, il progetto Chiamata alle Arti!. Costruire esperienze positive, all’interno di relazioni positive, che promuovano l’integrazione cerebrale.

La funzione centrale del Coaching

Il coaching è il corpo calloso! Perché? Perché parla tutte e due le lingue.

Un percorso di coaching deve essere un percorso concreto, orientato a risultati concreti, nel quale il coach deve avere consapevolezza del processo e dove il percorso sta portando il cliente.

Allo stesso tempo, il coaching parla la lingua della creatività: non c’è (e non deve esserci) domanda pre-confenzionata per il cliente, non c’è feedback pre-confezionato; affinché sia efficace, la relazione di coaching deve essere tale da creare contenuti nuovi e adatti al cliente, sarà unica, come unico è il cliente. Il cliente, per me (coach) è un oggetto d’arte.

A chi stiamo parlando?

Dirigenti, dipendenti, consulenti, freelance…, pensate a quel vostro amico ingegnere,  che di notte scrive poesie; o pensate a quel vostro amico matematico appassionato di arti circensi, e a quando avete scoperto che il vostro commercialista, di sera, il sabato, suona in un gruppo rock e stranamente è il miglior commercialista che abbiate mai avuto.

…sono certa che stiamo parlando anche a voi.

L’ingenere, il poeta, il matematico, il giocoliere, il musicista, TU, cogli la tua migliore occasione per realizzarti appieno se abbatti il muro che separa questi due mondi, se ti alleni a integrare i due mondi e che faranno di te ciò che di più bello puoi essere e fare per l’altro.

Professionisti, leader, maestri, tutti possono cogliere la loro vera occasione di essere artisti, di produrre bellezza e benessere, nel loro impegno a unire mondi diversi.

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Il 21 maggio, sul palco del Teatro Vittoria di Torino, il progetto ha preso ufficialmente il via. Artisti, Imprese e i Coach AICP del progetto Chiamata alle Arti! si sono incontrati e conosciuti.

Leggi QUI tutte le fasi del progetto e suoi sviluppi!

E QUI gli artisti con cui stiamo operando quest’anno!